IMPIANTI BASE DI COLTIVAZIONE INDOOR

Creato da Fede420
nella categoria Growing

 

Sempre più persone decidono di passare alla COLTIVAZIONE INDOOR, questo scelta comporta diversi vantaggi come ad esempio coltivare fuori stagione o in climi freddi, farlo in maniera discreta, con minore probabilità di infestazioni o di incontrare animali nocivi ecc. Questa breve guida ha lo scopo di raccogliere le principali conoscenze e dare al novizio un infarinatura circa l’allestimento di una coltivazione indoor.

Vedremo dunque cos’è un Impianto indoor e quali sono gli elementi e i sistemi di cui è composto. Esulano dunque da tale breve manuale, le modalità attraverso cui viene posta in essere la coltivazione, la fertilizzazione ecc.

 

 

Esempio di impianto Grow Box con HPS, notare come i collegamenti elettrici siano al di fuori del box.

L’ IMPIANTO INDOOR è un sistema artificiale e delimitato, in cui vengono ricreate le condizioni climatiche favorevoli alla vita e allo sviluppo di vegetali.

Le piante, per poter porre in essere i loro processi vitali necessitano di :

 

  • LUCE

  • ARIA sempre fresca

  • UMIDITA’ compresa tra 45% e 75% circa

  • TEMPERATURA compresa tra 18° e 28° circa

 

Per portare a termine con successo una coltivazione indoor dunque, il nostro impianto dovrà essere in grado di fornire una luce che simuli il sole e un sistema di areazione capace di cambiare costantemente l’aria. Al contempo deve essere possibile monitorare e controllare i parametri di temperatura e umidità.

 

L’Impianto Indoor è composto da:

  1. Grow Box/ Grow Room

  2. Sistema di Illuminazione

  3. Sistema di areazione e filtraggio odori

  4. Strumenti di controllo e accessori.

  5. Sistemi per la regolazione della Temperatura e Umidità.

 

Migliore sarà l’impianto, migliori saranno i parametri che fornirà e migliore sarà il microclima, di conseguenza migliori saranno i raccolti. Con un impianto squilibrato o inefficiente invece, si avranno problemi con la gestione della temperatura e dell’umidità, compromettendo di conseguenza la coltivazione e la produttività.

 

1.) GROW BOX, GROW ROOM E ARMADI

 

Qualunque sia la vostra scelta, la prima caratteristica di una “Grow Zone” deve essere: IL BUIO TOTALE.

Nella zona di coltivazione NON deve mai entrare luce dall’esterno, ciò potrebbe compromettere la crescita e lo sviluppo dei nostri vegetali. La zona di coltivazione prenderà un suo ritmo Giorno/Notte, stabilito da voi sulla base delle vostre esigenze e resterà tale fino ad un cambio di ritmo “programmato”, oppure sino alla fine del ciclo.

 

Grow Box

I prezzi delle grow box sono ormai del tutto avvicinabili, esse sono “armadi a tenda” creati per ospitare un kit Luce, un Impianto di Areazione e ovviamente i vegetali. Ne esistono di tutte le misure, sono facili e veloci da montare, non lasciano passare la luce ne dall’interno verso l’esterno, ne viceversa. La loro tela è in grado di trattenere gli odori del box, a patto che vi sia un buon sistema di areazione e filtraggio.

 

Grow Room

La scelta di allestire una Grow Room, si prende di solito quando si ha un ambiente particolarmente favorevole da sfruttare e/o quando il numero di vegetali è tale da richiedere ambienti grandi.

La scelta è tutt’altro che di ripiego e comporterà:

 

  • Individuare l’ambiente da trasformare in grow room.

  • Decidere se utilizzare tutta la stanza o parte di essa. Nel secondo caso, potrebbe essere necessario isolare la zona di coltivazione. Se ad esempio in una stanza di 20 mq decidessimo di approntare una coltivazione per soli 4 mq , nel caso in cui decidessimo di non utilizzare un box e/o di non isolare la zona di coltivazione, saremmo costretti a installare un sistema di areazione capace di cambiare l’aria a tutti i 20 mq e non solo ai 4 interessati. In un ambiente cosi grande inoltre, avremmo dispersione di luce e difficoltà a mantenerci nei parametri Temperatura e Umidità vitali.

  • Rendere l’ambiente completamente BUIO e isolato dalla luce esterna. Ciò si ottiene barricando le eventuali finestre con dei pannelli in legno ad esempio.

  • L’individuazione di uno o piu punti di corrente.

  • Ricoprire le pareti della grow room con telo riflettente tipo Mylar o Black e White, i quali hanno il duplice scopo di: aumentare la rifrazione luminosa all’interno dell’ambiente e impedire alla luce esterna di entrare attraverso feritoie varie.

 

Armadi e/o mobili

Molte persone, specialmente i neofiti, prendono in considerazione l’idea di allestire la propria grow box in un mobile o un armadio. Tale scelta può rivelarsi vincente quando si hanno esigenze di spazio, si ha un mobile di dimensioni sufficienti e che sia capace di garantire il famoso BUIO che deve esserci necessariamente nella zona di coltivazione.

Va considerato che, pur sembrando la scelta piu economica, può richiedere diverse spese, abilità e attrezzi per adattare l’armadio allo scopo. Infatti dovremo successivamente installare l’impianto di areazione e illuminazione, cose che richiedono di forare le pareti del mobile con trapano e utilizzare altri attrezzi. Alcune aziende comunque, producono grow box che hanno la forma di mobili o armadi, hanno prezzi superiori rispetto alle classiche box, ma hanno il vantaggio di mimetizzarsi perfettamente in casa.

Ricordate comunque che NON conviene assolutamente tenere la grow box nella camera da letto, per via dei rumori.

 

In conclusione si consiglia ai principianti di iniziare, salvo problemi di spazio, ad iniziare da grow box di almeno 80x80 o 100x100. Nelle box più piccole infatti, può diventare più difficoltoso gestire il microclima.

 

2.) SISTEMA DI ILLUMINAZIONE

 

Le lampade per la coltivazione hanno un particolare “spettro della luce”, ovvero quella serie di “tonalità” che compongono la luce emanata da una sorgente.

Le piante infatti non rispondono a tutte le sorgenti luminose, ma solo a quelle in grado di emanare uno spettro di colori “utile”.

La “gradazione” di colore dunque delle lampade, si misura in “gradi K” o gradi Kelvin, in base al parametro indicato la lampada sarà classificabile in:

 

  • Lampada per fase Vegetativa 6400 K (azzurro)

  • Lampada per Fioritura 2700 K (rosso)

  • Lampada con spettro “AGRO” cioè vegetativa e fioritura 2100 K (per tutto il ciclo)

 

I vari sistemi di illuminazione possono montare lampade per vegetativa, fioritura o agro.

Chiarito il discorso dello spettro, parliamo dei tipi di sistemi di illuminazione piu utilizzati:

 

  • Lampade CFL

  • Lampade HPS-MH
  • Lampade LED

 

Lampade CFL

Le cosi dette lampade a fluorescenza sostituiscono le lampade neon, sono utilizzate per la germinazione e il taleaggio o come luci di riempimento. In piccoli ambienti vengono utilizzate per tutto il ciclo, sono infatti le lampade consigliate in grow box 40x40 e 60x60.

Scaldano pochissimo e hanno consumi generalmente piu bassi delle lampade HPS, devono essere posizionate vicino le piante (10-20 cm), perché emettono una luce che ha scarsa capacità di penetrazione. Disponibili in versione grow, bloom e agro, le CFL si trovano nei seguenti formati

 

Potenza CFl

Area illuminata

125w / 150w

40x40

150w / 200w

60x60

200w / 250w

80x80

250w / 300w

100x100

 

 

 

 

 

PRO

CONTRO

Basso costo d'acquisto

Scarsa capacità di penetrazione della luce

Basse temperature

Non adatte a grandi ambienti

 

 

Lampade HPS-MH

le lampade a scarica sono tutt’oggi considerate tra le migliori per la coltivazione indoor, esse sono composte da un “Alimentatore”, un “Riflettore” metallico e il “Bulbo”.

In commercio esistono Ballast o alimentatori sia HPS che MH, cioe sono in grado di accendere sia un bulbo HPS (Sodio ad Alta pressione), che MH (Ioduri metallici), i primi sono piu adatti alla fase di fioritura, emanando uno spettro rosso, mentre i bulbi MH sono adatti alla fase vegetativa.

Vi sono tuttavia Bulbi AGRO, ovvero delle lampade da fioritura arricchite da un 20% di spettro azzurro, in modo da portare a termine un ciclo dall’inizio alla fine.

I bulbi HPS vanno sotituiti ogni 2-3000 ore circa.

 

Potenza HPS-MH

Area illuminata

150w

60x60

250w

80x80

400w

100x100

600w

120x120

 

 

 

PRO

CONTRO

Ottime rese

Alti consumi

Costi d'acquisto contenuti

Alte temperature

 

Componenti elettriche da collegare

 

 

Lampade Led

Ultime arrivate nel mondo indoor, le lampade al led hanno avuto una grande diffusione sopratutto negli ultimi anni; garantiscono una resa di tutto rispetto, anche se i più affermano inferiore a quella delle HPS, hanno dalla loro i bassissimi consumi elettrici, nonché le basse temperature. Una lampada che non scalda, può essere avvicinata di più alle piante, in questo modo non solo i vegetali assorbiranno piu Lumen, ma riceveranno uno stimolo a crescere con gli “internodi ravvicinati”.

Ciò porta a piante basse e piene, con ricadute positive sul raccolto.

Il costo di queste lampade è generalmente superiore rispetto alle altre, costo che facendo due conti alla mano viene ammortizzato ben presto dalle bollette. Diffidate dalle lampade economiche e dai marchi strani, un buon Led deve avere il suo costo.

Si trovano in commercio led grow, bloom oppure agro.

I Led hanno una vita tecnica che può arrivare a 50 mila ore.

 

 

 

Potenza Led

Area illuminata

30w – 75w

40x40

75w - 150w

60x80

300w

100x100

450w

120x120

675w

150x150

 

PRO

CONTRO

Bassi consumi

Alto costo iniziale

Buona resa

 

Vita tecnica 50.000 ore

 

 

3.) SISTEMI DI AREAZIONE E FILTRAGGIO ODORI

 

Il sistema di areazione è spesso quello più snobbato dai principianti, il ricambio dell’aria però è uno dei fattori principali a determinare il buon esito di una coltivazione o meno. Le piante infatti, hanno bisogno di aria ricca di anedride carbonica (CO2) durante le ore di luce, e aria ricca di ossigeno (O) la notte. Senza aria fresca dunque, la pianta non ha modo di compiere i suoi processi energetici, da ciò ne deriva che la nostra grow room, dovrà essere investita da un costante e corretto ricambio d’aria. Utilizzeremo degli ESTRATTORI e/o delle VENTOLE DA CONDOTTA , ma attenzione, solo i primi essendo dotati di un potente motore elettrico, sono capaci di supportare il montaggio di un Filtro ai Carboni attivi. Le ventole tuttavia, ad alcune misure, potrebbero avere una portata d’aria maggiore dell’estrattore.

Ma come si fa a stabilire il corretto ricambio d’aria? Bisogna partire dai metri cubi che compongono il nostro ambiente, la formula per individuare la PORTATA D’ARIA e dunque l’estrattore adatto a noi è:

 

lato (in metri) x lato (in metri) x altezza (in metri) x 65 = Portata d’aria dell’estrattore ottimale.

 

Nei piccoli Box sotto il metro quadro, questo calcolo non è applicabile, la tabella illustra un possibile riferimento il quale è suscettibile di variazioni, in base al tipo di illuminazione e alla presenza o meno del filtro.

Negli ambienti da 80x80 cm in poi, soprattutto con luci che riscaldano molto, è necessario aggiungere un secondo estrattore IN INGRESSO, la sua capacità deve essere di 1/3 rispetto a quello IN USCITA.

 

ESEMPIO Calcolo Portata d’aria

Stanza avente dimensioni 2,80m x 2,80m x 2,00m

Portata d’aria: 2,80*2,80*2,00*65 = 1019,2 MC/H

 

OUT

IN

TT VENTS 200 mm830/1040 MC/H

VENTS VK 125 MM 355 MC/H

(inferiore di circa 1/3 all’estrattore in uscita)

 

Dimensioni Box

Ventola in Uscita

Ventola in Entrata

40x40x120

ventola 100 mm - 137 mc/h

-

60x60x120

ventola 100 mm - 137 mc/h

ventola 125 mm -197 mc/h

-

Ventola 100 mm – 137 mc/h

80x80x160

Ventola 125 mm – 197 mc/h

Estrattore TT 100 185 mc/h

Ventola 100 mm – 137 mc/h

100x100x200

Estrattore TT 100 185mc/h

Estrattore VK 100 250mc/h

Estrattore TT 125 280mc/h

Ventola 100 mm – 137 mc/h

Ventola 125 mm - 197 mc/h

120x120x200

Estrattiore TT 125 280mc/h

Estrattore VK 100 250mc/h

Estrattore TT 100 – 185 mc/h

Ventola 125 mm – 197 mc/h

 

La tabella è un riferimento ed è soggetta a variazioni in base al tipo di luce e al filtro, se utilizzato.

In conclusione, la ventola per l’uscita dell’aria deve essere posta nella parte superiore della grow room, in quanto il calore tende a salire , mentre, la bocchetta per l’immissione dell’aria, deve essere posta in basso. L’ideale sarebbe prendere l’aria dall’esterno, introdurla nel box, filtrarla ed estrarla all’esterno. Una buona ventilazione previene la muffa e aumenta la resa finale. Attenzione a non creare troppe curve nel circuito dell’aria per non perdere potenza e capacità di estrazione, la potenza dell’estrattore va calcolata anche in base alla lunghezza e curvatura dell’impianto. Ricordate inoltre che mediamente, con il montaggio del filtro, l’estrattore perde il 30 % circa della sua potenza. L’ impianto ottimale si ottiene come abbiamo visto, calcolando la portata d’aria in base ai metri cubi della stanza e deve ricambiare l’aria circa 60/70 volte al minuto in tutto l’ambiente.

FILTRAGGIO ARIA

Il collegamento Estrattore – Filtro  va fatto mediante tubo in alluminio flessibile aluflex. Le giunzioni possono essere fissate con fascette o nastro telato resistente ad alte temperature. L’eliminazione degli odori è una delle esigenze del grower indoor, per le piccole grow box abbiamo visto che il filtro non e’ compatibile con le ventole utilizzate, e sorgerebbero anche diversi problemi per le misure, conviene dunque l’utilizzo di Gel con molecola assorbi odori tipo Ona Block. Per gli ambienti medio/grandi sorge la necessità di utilizzare un Filtro ai Carboni attivi, il quale verrà collegato con l’estrattore in uscita, mediante l’impiego di tubi in alluminio flessibile.

Il Filtro deve essere compatibile con l’estrattore non solo per quanto riguarda la misura della flangia, ma anche per quel che concerne la CAPACITA’ D’ARIA.Ogni filtro infatti ha indicato un range di compatibilità con l’estrattore, l’utilizzo di un filtro con range non compatibile con l’estrattore determinerà un occlusione dell’estrattore, oppure un mancato filtraggio dell’aria. Deve sussistere infatti il giusto tempo di contatto tra aria e carboni attivi, affinchè questi ultimi effettuino il loro lavoro cattura molecole. Il filtro deve essere collegato solo in fioritura , è soggetto a usura e va cambiato periodicamente. I tempi possono variare in base alle condizioni ambientali in cui il filtro lavora.

Esistono in commercio anche dei filtri in ingresso, per depurare l’aria da inquinanti e/o pollini, prima di immetterla nel circuito.

 

4.) STRUMENTI DI CONTROLLO E PRINCIPALI ACCESSORI

Termoigrometro

Con un semplice ed economico Termo – Igrometro, saremo in grado di visualizzare la temperatura e l’umidità all’interno del box e i massi e i minimi valori che queste hanno toccato. Si potranno così prendere gli opportuni provvedimenti per fare fronte ad una umidità troppo alta in fioritura ad esempio o una temperatura troppo bassa in in inverno.

Timer elettromeccanico

Consente di temporizzare dispositivi elettrici come il kit luce. Ne esistono di diverse tipologie e prezzo, controllare sempre la capacita’ elettrica prima di collegare un' utenza.

Ventilatore a clip

I ventilatori clip fissi o oscillanti, vengono montati nelle grow box in quanto evitano il formarsi di sacche d’aria disomogenee in termini di temperatura e umidità e stimolano le piante ad evere un fusto piu robusto e forte.

5.) SISTEMI PER LA REGOLAZIONE DI UMIDITA' E TEMPERATURA

Normalmente la Grow Room dovrebbe essere in grado di mantenere determinati parametri, tuttavia il luogo dove e’ installato il nostro impianto influenza il microclima del sistema. Qualora la grow box si trovasse in una cantina troppo umida o d’ nverno facesse troppo freddo...ecc esistono una serie di accessori il cui acquisto deve essere valutato in base alle proprie personali esigenze. Alcuni degli accessori più conosciuti sono: 

Cool Tube

Riflettore a tubo per bulbi HPS e MH.
Costituito da tubo in vetro pirex con ali riflettenti in alluminio martellato e dotato di portalampade passo E40.
La sua forma permette la connessione diretta o indiretta (tramite tubo flessibile non in dotazione) all'aspiratore: in questo modo l'aria viene aspirata al suo interno per essere poi espulsa all'esterno della camera di coltivazione. Grazie a questo continuo ricircolo di aria, il bulbo viene continuamente raffrreddato ed è quindi possibile avvicinarlo ulteriormente alle piante, diminuendo la distanza dalle cime ed aumentando l'efficienza del bulbo sia in termini di luce ricevuta dalle piante, sia in termini di durata del bulbo.

Umidificatore

Umidificatore ad ultrasuoni regolabile dotato di serbatoio.
Ideale per mantenere l'umidità all'interno della grow room e nelle stanze di taleaggio

Deumidificatore

Ne esistono di portatili e di fissi, eliminano l’umidità in eccesso dalla grow room.

Cavi e Tappetini riscaldanti

Si trovano in commercio di differenti misure e potenze. Sono costituiti da una resistenza elettrica che sis tacca quando raggiunge una data temperatura, possono essere impiegati sotto le serrete per germinazione o nel pavimento delle piccole grow box.

Riscaldatore per condotta

Stesso concetto di resistenza elettrica applicata pero’ alla condotta aluflex, con lo scopo di riscaldare l’aria in ingresso nella grow box

 

CONCLUSIONI

Abbiamo visto che cos’è un impianto indoor, quali caratteristiche deve avere, i parametri che deve esprimere e i principali luoghi in cui creare la nostra “grow zone”. Sono stati elencati i principali sistemi di illuminazione, ne abbiamo osservato le caratteristiche e i pro e i contro. Abbiamo visto come si compone l’impianto di areazione e filtraggio, la differenza tra ventole e estrattori, gel e filtri, il calcolo della portata d’aria e l’abbinamento dell’estrattore. Qualche cenno ai principali accessori di una grow room, gli strumenti di misura e controllo della temperatura e umidità.

Ricordiamo che nella creazione di un impianto, i collegamenti elettrici vanno fatti a norma e da persone competenti; questi inoltre , dovrebbero avvenire, nel limite del possibile, all’esterno della zona di coltivazione.

La grow room inoltre va sempre tenuta pulita e disinfettata ad ogni ciclo.

 

Guida a cura di KINGSTON GROW SHOP TRAPANI

 

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